Tutte le cose cominciano a cadere
guardo il cielo delle stelle fisse
e sento la terra muoversi,
la terra ruota.
Spazi celesti celati a un unico sguardo, rivolto all'altissimo cielo.
M'immergo nell'universo infinito,
un incolmabile abisso.
Non visti, ovunque
volteggiano elementi eterni
di una sola materia eterna.
Luce, elettroni,
fasci di energia, plasma,
in migliaia percorrono le stelle,
brillano ed io
rapita
volo verso di loro.
Più mi avvicino,
più si allontanano tra loro.
La terra dietro di me scompare
e gli uomini
e le piccole cose inutili.
Passerà un milione di anni,
raggiungerò la prima stella, immensa luce.
L'altra stella sarà lontana
come vista dalla terra.
Il suo calore mi avvolge
come il suono di un'orchestra.
Una mano stringe la mia,
una lunga catena di uomini:
Non saremo abbastanza, mai,
per abbracciare una stella.
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Margherita (venerdì, 30 settembre 2016 16:17)
Che bellezza Sara!